Diario della mia quarantena

flaviana boni spiaggia

Era il 10 Marzo quando a Roma siamo entrati in quarantena. L’ultima cosa che ho fatto prima di chiudermi in casa è stata una passeggiata in riva al mare per scattare qualche foto con Fabio. Era il 9 Marzo e indossavamo ancora i cappotti.

In questi due mesi e una manciata di giorni non ho fatto tutto quello che avrei voluto fare, quello che avevo scritto su una lista che oggi non so nemmeno dove sia finita. Ho aperto questo blog però, il che mi permette di procedere con l’elenco ufficiale e più o meno esaustivo di tutte le cose che ho fatto in questi mesi di quarantena.

Ho letto pochi libri, mi sono concentrata per lo più su riviste come Vogue o Nez la rivista sui profumi, sui miei fumetti di Dylan dog, su articoli online a scelta tra ManRepeller, Liberty london Lifestyle e WhoWhatWear e su un libro di vini che avevo comprato qualche giorno prima della quarantena. Ho ripreso la lettura de I nostri antenati, la trilogia di Italo Calvino. Musica invece ne ho ascoltata molta, spesso lasciata in sottofondo a farmi compagnia, ho condiviso con voi due playlist e le avete apprezzate, sono Nostalg-indie e Make Up Mix Up che trovate sempre disponibili su Spotify.

La mia top 3
• Toro Y Moi – Freelance
• Montreal – Groenlandic Edit
• Charlotte Gainsbourg – Paradisco

Ho rivisto molti film tra cui L’aereo più pazzo del mondo, Il paradiso può attendere, Gazzosa alla menta (delizioso film francese sull’amore adolescenziale) e L’Angelo Sterminatore di Luis Buñuel, un film del 1962 con una trama stramba che è nella top dei miei film preferiti di sempre. Ho fatto il rewatch di Boris, Fringe e di Sex and the City, ho anche iniziato Twin Peaks ma è stato prontamente abbandonato alla terza puntata senza capirci effettivamente nulla. Same per The Office, non sono nemmeno arrivata alla seconda puntata. Ho fatto le sei di mattina guardando Summertime di Netflix, non mi è piaciuto ma è stato bellissimo vedere albeggiare.

Ho ritrovato questa camicia vintage di Moschino con le formiche comprata da mio papà 30 anni fa e ho fatto poco shopping online. Non ho ancora comprato un nuovo mascara, non ho preso la crema SPF per il viso e non ho trovato il Taschen Basic Art su Magritte. Ho acquistato un abito rosa di Zara (lo avevo messo in questa wishlist) ma A) ho sbagliato taglia e B) non credo mi convinca al 100%. Ho acquistato un top in denim bianco di COS che mi deve ancora arrivare, diversi pigiami, candele e la mia acqua micellare preferita, il tutto per migliorare questa vacanza in casa.

Non c’è stato giorno che io non sia stata immensamente grata per la fortuna che ho di vivere in una casa con molto giardino a disposizione. Ho fantasticato su ipotetici pic-nic che vorrei organizzare con i miei amici, ho piantato un albero di fico, mi sono presa cura delle mie ortensie, ho comprato una meravigliosa dalia gialla e passeggiato un po’ tra le margherite di campo, alleviando ansie e tensioni varie che hanno fatto capolino nelle prime settimane di quarantena.

Ho scattato queste foto in mezzo ad un’inaspettata fioritura di papaveri e fiori gialli qualche settimana fa e camminare nell’erba alta è la cosa più avventurosa che mi vedrete mai fare.

skincare

Non l’ho abbandonata del tutto ma l’ho riadattata alla situazione. Ho messo in stop la doppia detersione (no waterproof no party) e ho utilizzato esclusivamente l’acqua micellare di Madara. Acqua di bellezza e crema sorbetto di Caudalie sono stati gli unici due prodotti che ho utilizzato e ho scoperto grazie alla crema per i piedi di Caudalie che per averli lisci l’unica cosa che veramente funziona è mettere la crema tutti i giorni, sia la mattina che la sera. Per quanto riguarda i capelli ho iniziato ad utilizzare anche Olaplex N3 ed è P A Z Z E S C O.

Ho messo a dura prova la cucina, concentrandomi sui dolci che per quanto vorrei (li amo) non li mangio così spesso. Ho sfornato biscotti (duri come il cemento), crostate di marmellata, torte di ricotta e marmellata (dà dipendenza), torte di carote (le mie preferite) e una riuscitissima torta alle fragole di cui vi lascio la ricetta:

• 400g di fragole 🍓
• 150g farina 00
• 160g zucchero semolato
• 2 uova a temperatura ambiente
• 60g burro
• scorza di 1 limone
• 250g ricotta
• 50g maizena
• 9g lievito per dolci

Montare zucchero, uova e scorza di limone, aggiungere e mescolare il burro fuso, aggiungere la ricotta e amalgamare, infine unire tutte le polveri setacciate e mescolare di nuovo. Unire le fragole tagliate a metà all’intero dell’impasto più qualcuna in superficie.
Cottura per 40min in forno 180°
Quando si sarà freddata potete mettere sopra il miele, lo zucchero a velo oppure il cioccolato bianco fuso.

Extra tip: leccare l’impasto crudo rimasto sulle fruste

Per la prima volta ho cucinato i gyoza. Anche quelli trasparenti, con tanto di vaporiera in bambù e salsa agrodolce home made ma posso affermare con assoluta certezza che finiscono nella lista delle cose divertenti ma che non rifarò mai più. Quello che invece continuerò a fare a casa sarà la pizza, il forno pizza saved my life, penso di non poter rinunciare a quell’odore di forno a legna che riempie la cucina fino alla mattina successiva.
Altre cose che ho scoperto di adorare: lo yogurt Vipiteno al limone e i vini fermentati.

Oggi è il 18 Maggio e avremo più libertà di uscire e di fare poco a poco e con buonsenso le cose di cui ci siamo privati in questi mesi. Muoio dalle voglia di rivedere Roma, vorrei tanto mangiare il gelato della mia gelateria preferita e vorrei anche tornare al mare, quell’ultima cosa che ho visto ormai due mesi e una manciata di giorni fa.
Intanto ho un tavolo nel mio ristorante preferito prenotato per giovedì sera, so già in quale punto della strada che mi separa da Roma scoppierò in lacrime e quel pianto mi rovinerà il mio make up, sempre che io sappia ancora truccarmi.

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